Il "frutto" di un grande impegno
L’allevamento è la meravigliosa avventura delle cucciolate, ma non solo.
Prezzo ? Quanto costa ? E simili ...
Penso che quando per prima ed unica cosa si chiede il prezzo del cucciolo, la domanda sia mossa spesso da semplice curiosità, da un desiderio più che da un vero e proprio bisogno e da reale convinzione.
Partire dal prezzo è abbastanza singolare per il sottoscritto e più in generale per un vero cinofilo. Coltivo infatti questa che per me è prima di tutto una passione da tanti anni ed il mio primo obiettivo è aiutare le persone che mi chiamano, a prendere la decisione giusta, conoscere questa razza e dar loro gli strumenti autentici per poter scegliere il meglio per la loro Famiglia. Diversi possono essere gli obiettivi, due evidenti: risolvere concretamente un problema di sicurezza personale e soprattutto condividere la propria esistenza con un compagno di vita straordinario, quale è un Pastore del Caucaso, in grado di stupirci ogni giorno regalandoci emozioni uniche.
Lo faccio con onestà intellettuale e massimo impegno.
Sono per me aspetti prioritari la salute e la qualità caratteriale delle creature che vivono e nascono nella mia casa.
Difficile, sempre più difficile in Italia ma anche fuori trovare soggetti con le caratteristiche caratteriali che un vero Pastore del Caucaso deve avere. Molti quando mi chiamano si dichiarano delusi e frustrati da precedenti acquisti di Pastori del Caucaso assolutamente inutili ed inadeguati al loro compito (quando va bene accolgono festosi ogni sconosciuto, quando va male scappano con la coda fra le gambe di fronte a qualsiasi piccolo problema, imbarazzante per non dire peggio). Qualcuno per consolarsi racconta a se stesso ed agli altri la storiella del cane equilibrato ma in realtà è consapevole che la verità è un’altra. Spesso in questi soggetti è presente un tale decadimento caratteriale che sono festosi con gli estranei ma magari mostrano aggressività nei confronti della Famiglia.
Il Caucaso deve considerare l’uomo estraneo un nemico geneticamente non in modo indotto con sistemi inutili, inaffidabili e pericolosi. Solo se c’è la giusta genetica c’è un vero Cane da Guardia e Protezione ed allora sì che sarà affidabilissimo con la Famiglia. Il processo avviene naturalmente.

Spesso mi chiamano persone interessate al colore del manto ma non hanno la minima idea, ad esempio, rispetto al fatto che un cane con una canna nasale corta (di moda in questo momento) avrà un senso dell’olfatto più debole, e quando è molto caldo riuscirà a malapena a respirare, figuriamoci a lavorare. Non sarà adatto a nessun lavoro di guardia reale. Si guarda al colore del mantello ma non agli aspetti seri e qualificanti la razza.
Tornando al prezzo bisogna considerare quanto studio e quanto lavoro serio c’è dietro alla mia selezione e allora si è disposti a pagare addirittura più di quanto io chieda (non mi crederete ma talvolta mi è capitato che mi abbiano appunto offerto addirittura più di quanto chiedevo ed ovviamente ho sempre rifiutato).
Non vi offro solo un cucciolo ma passione, serietà e competenza. Coloro che non danno valore a questo preferisco si rivolgano da altre parti e per questo motivo più di qualcuno viene da me allontanato.
Amo i miei cani, quanto apprezzo interagire con appassionati con cui poter condividere un po’ della mia esperienza ed a cui “affidare” (esseri che sono) parte del mio tempo…e della mia vita.
Se fossero queste le ragioni ed i valori percepiti che spingono verso di me, fatemi pure una telefonata, sono lieto di rispondere a tutte le domande compreso parlare ovviamente di prezzo (e vi sorprenderete perché vivendo d’altro posso permettermi di tenerli bassi), argomento rispetto al quale ho sempre trovato un accordo con tutti.
L'allevatore e la sua avventura
Miti e tabù da sfatare

La maggior parte delle persone pensano che noi alleviamo gli animali per guadagnarci sopra e non vedono che la superficie: mettiamo le femmine col maschio e incassiamo i soldi.
La realtà, la nostra realtà, è ben diversa.
Molte persone vengono a bussare alla nostra porta per diventare allevatori a loro volta. Vogliono conoscere la meravigliosa avventura delle cucciolate. A costoro, noi diamo la famosa risposta di Gandalf (tratta dal film Il Signore degli Anelli): “Fuggite sciocchi!”.
E’ giunta l’ora di sfatare i miti, di chiarire i tabù.
L’allevamento è la meravigliosa avventura delle cucciolate, ma non solo.
In certi periodi l’allevatore rinuncia a dormire in un letto: dorme per terra, al fianco di un animale malato o di una madre che sta per partorire… “se” dorme.
L’allevatore deve trovarsi un lavoro per finanziare la sua passione e che gli lasci abbastanza tempo libero per giocare a fare cuccioli.
Ma il suo vero lavoro comincia al rientro a casa.
L’allevatore spende per il loro benessere senza fare i conti.
L’allevatore si priva, per sopperire ai bisogni dei suoi animali, di sopperire ai propri.
L’allevatore non è un commerciante, è un padre e una madre. Non chiedergli di considerarti un re: i re, a casa sua, sono i suoi animali, e tu non sei un suo cliente, tu sei il futuro papà o la futura mamma dei suoi cuccioli.
L’allevatore ha una vita sociale solo in alcuni periodi: se i piccoli sono cresciuti, se gli animali non sono malati, se…
Se riesce ad avere una vita sociale, l’allevatore spesso disdice per una urgenza, accorcia le sue vacanze o limita la durata delle sue uscite allo stretto necessario con sempre lo stesso unico pretesto: “Ho degli animali, è necessario che ritorni a casa”
L’allevatore pensa che il suo tempo libero serva ad occuparsi dei suoi animali, tutto il resto è lavoro. D’altronde se gli si fa notare che dovrebbe prendersi del tempo per se stesso risponde invariabilmente che occuparsi dei suoi animali è il tempo per se stesso.
L’allevatore parla dei suoi animali con così tanta passione da essere inesauribile su questo argomento, e dà l’impressione di non avere altro nella sua vita.
L’allevatore parla ai suoi animali come se lo capissero (ed è proprio così… se ne potrebbe dubitare ? )
Studia tutta la vita per migliorare la razza, ma anche per comprendere a fondo il funzionamento di queste creature misteriose: genetica, salute, alimentazione, riproduzione, e tutto il possibile. Mette tutto il suo cuore, il suo tempo, il suo cervello e le sue finanze al servizio del suo allevamento.
L’allevatore è un essere a se stante, che non ha una vita normale agli occhi degli altri (se ne dubiti ancora, rileggi…)
L’allevatore fa dei sacrifici quotidiani, durante tutti i mesi, di tutto l’anno, di tutta la sua vita…
Sopporta quotidianamente l’ignoranza delle persone che non capiscono la sua passione o non la condividono e si sente in dovere di educarli, spesso costoro sono anche fra i suoi amici più cari o i suoi parenti stretti.
Sopporta le certezze di coloro che credono che faccia un sacco di soldi, mentre lui è sempre al verde…
L’allevatore avrà rifiutato almeno cinquanta candidature di persone che volevano un suo cucciolo prima di lasciarne partire uno solo. Preferisce infatti tenersi il cucciolo in casa, piuttosto che darlo a persone che non lo convincono.
L’allevatore ha a cuore solo il benessere dei suoi animali.
L’allevatore si fa buttare continuamente del fango addosso da altri allevatori gelosi che non amano il suo modo di vedere le cose. Sicuramente si farà più nemici di quante vittorie riuscirà a contare in vita sua.
Egli deve sottostare a delle ferree regole d’igiene, finanza e morali che si impone spesso da solo.
Deve rendere conto ai suoi amici, alla sua famiglia, agli altri allevatori…
L’allevatore passa più tempo dal veterinario per un suo animale di quanto non ne passi per sé dal suo medico.
L’allevatore si preoccupa del minimo starnuto, della più piccola palpebra chiusa, controlla trecento volte al giorno lo stato di una femmina che sta per partorire e diecimila volte come stanno i cuccioli nati da poco.
Piange di gioia il giorno in cui nasce un erede tanto atteso… ma piange anche per i cuccioli che muoiono senza che possa farci nulla. Quando un cucciolo muore, controlla il benessere del resto della cucciolata due volte più che d’abitudine (ovvero ventimila volte al giorno!)
L’allevatore piange le mamme che muoiono durante il parto, gli animali anziani che si nascondono per morire, gli animali discreti come quelli che gli hanno dato tutto… Ma si alza e ricomincia.
Ma, cosa più importante di tutte: l’allevatore ha scelto tutto ciò con tutta la sua anima e tutta la sua coscienza.
Non scambierà la sua vita con quella di nessun altro ed è felice così.
Tutto quello che vuole è di condividere con qualche raro eletto l’Amore che ha per i suoi animali.
Poiché sono loro che gli hanno insegnato tanto, si sforzerà di offrirti un compagno di vita inestimabile .
L’allevatore si aspetta sempre che il tuo nuovo compagno ti cambi la vita come generazioni di animali hanno cambiato la sua ben prima della tua.”
